martedì 8 gennaio 2008

SANREMO, IL CIRCO RIAPRE.

Molti di noi sono ancora con lo spumante in mano, reduci dalle feste ormai andate, o con l'ultima fetta di panettone da gustare a dispetto della dieta, ed è già scoppiata la polemica sul Festival di Sanremo. Altri stanno cercando di spiegare alla Befana che oltre al carbone qualche caramella l'avrebbero meritata. Ma a 1 mese e 17 giorni dal suo avvio, il festival della canzone italiana promette di occupare in maniera stabile le pagine di gossip di giornali e rotocalchi.

Questa volta però non si tratta della solita sceneggiata su colori delle scarpe e pailletes luccicanti. Certo, scrivere di Sanremo assicura sempre un ottimo ritorno in termini di vendite e visibilità. Ma l'accusa potrebbe lasciare il segno sulla 58° edizione e parte dalle pagine del "Secolo d'Italia". A Sanremo solo artisti con una patente di sinistra o con canzoni "prodian-progressiste".


Fuori Povia e Francesco Baccini, dentro la Bertè (esplicitamente comunista), Max Gazzè (prima tappa del tour il Villaggio Globale...) e Michele Zarrillo (nella sua antologia anche canzoni contro il Berlusca, ma in Italia sappiamo quanto tira). Anna Tatangelo presenta una canzone sui gay e sorvoliamo sulla presenza di Frankie Hi Nrg (con la sua "Rivoluzione"). E poi ancora, Eugenio Bennato, Sergio Cammariere (nota la sua "militanza") e Federico Zampaglione (Tiromancino, con patente di sinistra).

Da che mondo e mondo il potere ha sempre cercato di riempire il mondo della cultura con i suoi messaggi, di varcare la soglia dell'arte e soggiogarla ai propri disegni. E sempre questi tentativi sono stati condannati fermamente, in nome di una classe intellettuale libera e indipendente.

Anche in questo caso non mancheranno le polemiche. Verranno sbandierate selezioni regolari, e garantita la assoluta correttezza del concorso. Ma la casualità rimane. Come rimane il Pippo nazionale, unico superstite delle polemiche e degli scandali che hanno minato e garantito il successo della kermesse.

1 commento:

ARCADIA ROMA ha detto...

Sempre la stessa storia, sempre menestrelli di corte... e il tutto fatto con una sottigliezza inaudita