sabato 30 gennaio 2010

Bloody Sunday


Il 30 Gennaio 1972 a Derry, in Irlanda del Nord, l’esercito regolare britannico fece volontariamente fuoco e uccise 14 cittadini inermi che partecipavano ad una marcia per i diritti civili, a Derry. Questo evento, battezzato con il nome di “Bloody Sunday” (Domenica di sangue), fu un momento chiave nella travagliata storia moderna dell’Irlanda: il conflitto si trasformò in guerra civile,e sull’onda di quella tragedia molti giovani furono spinti ad entrare nelle file dell’I.R.A. dando così vita ad un ciclo di violenze che durerà venticinque anni.

Due giorni dopo la Domenica di Sangue, il governo inglese istituì una commissione d'inchiesta presieduta da Lord Widgery, Presidente della Corte di Giustizia. Lord Widgery ritenne veritiera la versione fornita dall'esercito inglese,
secondo cui i soldati, quando fecero irruzione nel Bogside, erano sotto al fuoco degli uomini dell'IRA.
La sua conclusione fu che esistevano fondati sospetti che alcune vittime fossero armate e quindi il comportamento dell'esercito fu assolutamente giustificato.
Nessuno dei soldati che sparò nella Domenica di Sangue è mai stato punito. Anzi, gli ufficiali che pianificarono e guidarono l'operazione furono decorati dalla regina.

Nel 1998,però, il premier inglese, Tony Blair, dopo diverse trattative con il Sinn Féin, aprì una commissione d'inchiesta. Che avrebbe dovuto concludere il suo lavoro nel 2005. Ma che ovviamente non è stato concluso.
Un nuovo rapporto è atteso per quest'anno. Il popolo d'Irlanda attende verità e giustizia.


domenica 17 gennaio 2010

Le fate danzano intorno a Jan

« Poiché i nostri popoli sono sull'orlo della disperazione e della rassegnazione, abbiamo deciso di esprimere la nostra protesta e di scuotere la coscienza del popolo. Il nostro gruppo è costituito da volontari, pronti a bruciarsi per la nostra causa. Poiché ho avuto l'onore di estrarre il numero 1, è mio diritto scrivere la prima lettera ed essere la prima torcia umana. Noi esigiamo l'abolizione della censura e la proibizione di Zpravy[3]. Se le nostre richieste non saranno esaudite entro cinque giorni, il 21 gennaio 1969, e se il nostro popolo non darà un sostegno sufficiente a quelle richieste, con uno sciopero generale e illimitato, una nuova torcia s'infiammerà » J.Palach



Onore a Jan Palach!

giovedì 7 gennaio 2010

E una sera di gennaio resta fissa nei pensieri...


Come ogni anno,ahimè, arriva questa triste ricorrenza.
Trentuno anni fa un commando di terroristi, legati alla cellula romana delle Brigate Rosse, fece fuoco contro i militanti dell'allora sezione del Fronte della Gioventù - MSI di Acca Larenzia (all'Appio-Tuscolano), uccidendo Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, e ferendo in maniera lieve gli altri ragazzi presenti insieme a loro all'uscita dalla sezione. Là dove si erano riuniti per scambiarsi gli auguri post-feste e organizzare un volantinaggio per un concerto di musica alternativa, calò la morte sotto forma di odio e follia politica.
La sera stessa il tam tam di voci si sparse tra i camerati della capitale, e accorsero lì. Una cicca di sigaretta gettata nella pozza di sangue, o una parola detta male, e si scatena il parapiglia nel piazzale. E un'agente dei carabinieri fa fuoco su Stefano Recchioni, uccidendolo. Uno dei tanti ragazzi del Fronte accorsi sul posto a vegliare i propri camerati.

L'anno successivo, per ricordare i ragazzi uccisi, venne organizzata una manifestazione proprio lì sotto. Il clima incandescente fece propendere il questore all'annullamento della manifestazione. Facendo di fatto aumentare la rabbia dei ragazzi di destra, i quali decisero, nonostante il divieto assoluto, di farlo comunque,a loro rischio e pericolo.
Le forze dell'ordine glielo impedirono,e ne venne fuori un pomeriggio di scontri. Nei quali un altro ragazzo, Alberto Giaquinto (ex Fronte della Gioventù, e pare in orbita NAR), mentre correva,venne ucciso con un colpo alla nuca. Ancora una volta una pallottola. Ancora una volta una pallottola delle forze dell'ordine.

Una delle pagine più tristi degli anni di piombo viene ricordata anche quest'anno. E quest'anno assumerà una valenza anche maggiore. Infatti,il sindaco Alemanno ha deciso di intitolare la piazzetta di Acca Larenzia, alle "vittime di Acca Larenzia".
Sicuramente un gran passo avanti verso quella memoria condivisa che tutti ci auspichiamo.

"E una sera di Gennaio resta fissa nei pensieri, troppo sangue sparso sopra i marciapiedi. E la tua generazione scagliò al vento le bandiere, gonfiò l'aria di vendetta senza lutto nè preghiere..."

Franco, Francesco, Stefano, Alberto...PRESENTI!!!