lunedì 10 marzo 2008

L'articolo che pubblichiamo di seguito ci è stato gentilmente scritto ed inviato da Carlo Alberto Cecconi, del Nucleo Talenti di Azione Giovani. Questo contributo è diretto a ricordare il sacrificio di Angelo Mancia, il cui anniversario ricorre il 12 Marzo.
Un sentito ringraziamento da parte nostra per la sincera disponibilità.


"IL NOSTRO CARO ANGELO


La mattina del 12 marzo 1980 in Via Federico Tozzi, due killer sparano alla schiena di Angelo Mancia, dipendente del "Secolo d'Italia" e segretario della sezione del quartiere Talenti. L'omicidio viene rivendicato da una delle tante sigle dell'estremismo comunista: i Compagni organizzati in Volante rossa. Viene giustificato come "ritorsione" per la morte di un compagno. Gli esecutori materiali dell'omicidio rimasero però ignoti. Oltre alla follia anche la beffa di sentire riecheggiare un nome tetro come quello della Volante, già tristemente nota per i fatti accaduti dopo la firma dell’armistizio.
Non abbiamo mai potuto conoscere Angelo perché la sua vita è stata spezzata, ma lo continuiamo a ricordare. Al suo posto, in quegli anni poteva esserci uno di noi. La militanza di Angelo e, come la sua, quella di altri, è stata foriera di esempi. Ma la condizione in cui adesso versiamo tutti quanti ci impone una riflessione sulla liceità di alcuni comportamenti. Stiamo tornando a un periodo di violenza? A dire di alcuni sì. Allora, evitiamo di ricadere nella spirale di violenza che ha portato a quella filiera di omicidi.
Ogni 12 Marzo, noi attivisti della sua sezione, lo andiamo a ricordare. La disponibilità, il suo attivismo e il coraggio ci vengono raccontati da persone che insieme a lui hanno vissuto quei tremendi anni, ricchi d’esperienza.
Dobbiamo spezzare la linea che ci separa fisicamente dal nemico. Il pensiero dei nostri caduti deve diventare un immortale desiderio di azione, che spinga il nostro animo a volare oltre l’inconsistenza dell’odio del colore. Ma che produca pensiero in grado di far rialzare in volo l’araba fenice della politica, che ormai è sepolta sotto giochi di potere.
Il valore dell’animo lucido, contro il sapore metallico della contrattazione e del peso delle poltrone, prende sempre più forza in questo periodo di elezioni, che vede troppo mercanteggiare su posizioni di rendita. I nostri esempi siano folgoranti, non siano specchietti per le allodole. E soprattutto, siano un trampolino di lancio, non un tempio.
Ciao Angelo!"


3 commenti:

alessandro caruso ha detto...

Grazie Carlo,
questo è stato un bel gesto da parte tua.

A mercoledi.

Ale

Anonimo ha detto...

Camerata Angelo Mancia...PRESENTE!!!




Don Michael

Anonimo ha detto...

il rispetto e l'amicizia che ci lega...prescindendo dal cameratismo..ha fatto sì che io sia orgoglioso di condividere con la vostra comunità il pensiero del nostro nucleo.
vi ammiro e vi rispetto...avervi visto ieri a via tozzi mi ha reso felice...angelo sarà sicuramente contento...a noi..nel suo ricordo
ciao angelo!
Carlo Alberto Cecconi