domenica 2 marzo 2008

GAZEBO IN TUTTA ITALIA..IMPRESSIONI?

Sabato e Domenica anche il nostro gruppo ha preso parte all'organizzazione dei Gazebo per far conoscere alla popolazione il programma del PdL e per valutare quali sono le priorità per i cittadini italiani. La mia impressione è stata generalmente positiva. Molte persone si fermavano e si lasciavano coinvolgere nelle nostre discussioni. In molti manifestavano il loro desiderio di contribuire alla rinascita del Paese. Unico dato negativo: assenza quasi totale di Giovani. Su cento persone che si sono fermate solo il 5% erano ragazzi. Tra questi più della metà avranno avuto un'età compresa tra i 30 e i 40 anni, mentre una piccolissima parte (parliamo di cifre che si contano con una sola mano) erano giovanissimi tra i 18 e 27 anni.
Questo dato è abbastanza allarmante.
L'entusiasmo dell'elettorato giovanile di destra risente probabilmente dell'assenza di quelle parole d'ordine che di solito attraggono ed avvicinano alla politica. Ho l'impressione che si stia perdendo quell'appeal dato dal carattere identitario che la destra ha sempre avuto. I Giovani non si lasciano facilmente coinvolgere dalle soluzioni annacquate, tiepide, deformi e buoniste. Tutt'altro. Cercano la certezza, le sensazioni forti, l'adrenalina, la sfida, l'appartenenza, la passione e gli ideali. Questo grande calderone per ora non ha nulla di tutto questo. Non offre niente ad un animo inquieto e desideroso di vivere un'esperienza coinvolgente. I programmi non sono la ricetta giusta per raggiungere questo scopo. Bisogna lavorare per costruire un'immagine al Partito. Un'immagine che ostenti una forte personalità. Alleanza Nazionale per anni ha vissuto di questo, e poco ha fatto per tradurre in politica i suoi valori e i suoi ideali. Ma era il Partito più giovane d'Italia. Il Giovane di destra si distingue da quello di sinistra perchè fondamentalmente è un "ardito". Concilia al Pensiero la volontà di tradurlo in Azione, si sente un po' idealista e un po' guerriero, è attratto dalla dimensione estetica della politica e la vive con profondo spiritualismo. E questo bisogna dargli.
Il giovane di sinistra invece vive in modo più immanente la sua ideologia e proprio questo aspetto lo rende meno identitario.
Occorre costruire questa immagine per attirare i giovani, non bastano solo le soluzioni ai problemi del Paese. Dobbiamo impegnarci per restituire alla politica quella carica ideale necessaria per renderla appetibile, partecipativa, e coinvolgente per tutti, adulti e giovani.
Iniziamo da domani.

Ad maiora

Alessandro Caruso

5 commenti:

Anonimo ha detto...

L'idea dei gazebo non rappresenta nulla di nuovo rispetto al passato, ma rimane un'ottima via per avvicinare la cittadinanza alla politica. Per quanto riguarda i giovani condivido il dato, ma ci andrei piano sulle generalizzazioni tra ragazzi di destra e sinistra.
fda

Nico ha detto...

Alessandro, ho partecipato anche io ai Gazebo stamani, però devo essere più positivo di te :-)


Da noi sono arrivati ragazzi giovani, ma soprattutto giovani famiglie (tra i 25 e i 35 anni)a volte in dolce attesa.

Le "età" (quanto meno nel periodo che ho passato io al gazebo) sono state rappresentate tutte equamente.

La più bella testimonianza: un ragazzo di 18 anni al primo voto che ha aspettato che il padre arrivasse a casa (è carabiniere) e gli ha chiesto di portarlo al gazebo (non eravamo presenti in tutti i paesi della zona).

alessandro caruso ha detto...

caro fabio, ovviamente ho cercato di descrivere degli stereotipi. Tu in che cosa non ti ritrovi nella descrizione che ho fatto in senso generico?

caro nico, mi fa piacere essere smentito nei dati..forse dipende anche dalle zone di riferimento.Ci sono zone più popolate da adulti e da giovani. Tuttavia resto un po' della mia idea per quanto riguarda l'immagine.

ad maiora

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, vi scrivo da Cosenza.
Ho letto le considerazioni del mio amico Alessandro e il commento di Ernesto.
Condivido le perplessita', ma anche la voglia di fare e di dare concretezza e umanita' a questo nuovo contenitore. Nella mia citta', il giorno dei gazebo(1 e 2 marzo) ho sollevato pubblicamente qualche dubbio sul fatto che, partendo da un rinnovamento di simboli e azioni, avremmo avuto il diritto di sapere subito chi fossero gli interpreti della politica sui territori. Dalle nostre parti si sente di un balletto di nomi e transfughi, ovviamente in un'ottica di vittoria elettorale. Spero che si riesca a gestire quel poco di entusiasmo della gente verso la politica e che una classe politica da svecchiare sappia fare i giusti passi. Non credo nel giovanilismo a tutti i costi, ma prendo atto che in questi anni la tanto invocata casta non ha saputo aprirsi alla societa' civile, al mondo del lavoro e delle professioni, non ha saputo coinvolgere e rendere partecipi i cittadini non professionisti della politica. Anche AN, parliamoci chiaro, in molte regioni non ha saputo cercare gli interpreti giusti per la politica e forse il presidente Fini ha dovuto prendere atto con celerita' delle probabili defezioni a vari livelli, cosi' giocando di anticipo e lasciando che Berlusconi continuasse a fare da traino. Continuo a non condividere le modalita' di scioglimento di una identita' partitica antica e prestigiosa come la nostra, e tuttavia nel programma del PdL vedo molto delle nostre politiche, delle nostre priorita' di sempre. Speriamo che le individualita' di destra sappiano continuare ad essere concrete, alla portata dei cittadini, vicine alla gente. Dobbiamo rifuggire da una politica fatta di immagine e finzione, troppo spinta verso un liberismo d'assalto e fautrice di un diritto e di una legislazione "dei poveri", che siano poco rigorosi e attenti nei confronti delle lobbies di potere.
Ciao a tutti

Michele Arnoni
http://destracivica.blogspot.com/

alessandro caruso ha detto...

un caloroso benvenuto al mio amico Michele sul nostro blog!!

Il confronto tra entità territoriali ed esperienze diverse non può che arricchire l'humus identitario della nostra comunità.

ad maiora