giovedì 31 gennaio 2008

In quest'Italietta che non conosce la Rete

In quest'Italietta di governicchi e maggioranzine. In quest'Italietta di voltagabbana e trasformismi. In quest'Italietta di responsabilità nazionale. In quest' Italietta che cerca di diventare un Paese normale. In quest'Italietta di riforma elettorale in una settimana. In quest'Italietta di indultini e Rosa Bianca. In quest'Italietta in cui il centrodestra non può prescindere, per la sesta volta consecutivamente, dal Cavaliere. In quest'Italietta che vuole crescere e sta per perdere il treno dell'Europa.

Ma quanto dovremo aspettare ancora per conoscere idee, programmi e soluzioni per quest'Italietta? La campagna elettorale è già iniziata. Da quando il Governo Prodi è caduto, i grandi leader e le figure carismatiche dei maggiori partiti non hanno fatto altro che parlare dei "grandi problemi del Paese". Cercando di spiegare cosa faranno. Nella maniera più generale e meno comprensibile possibile. Sentiamo solo grandi temi, mai soluzioni. Tipo "problema salariale", "emergenza sociale", "laicità a rischio", "conti in regola", "governabilità", "ricerca e sviluppo".

La comunicazione del 2008 sembra aver fatto davvero pochi passi in avanti rispetto al secondo dopoguerra. Anzi, fin troppo spesso, le nuove tecnologie vengono viste come una minaccia piuttosto che uno strumento. Abbiamo subito lo scempio di un ministro all'Istruzione che col computer si limita alle mail (per sua stessa ammissione). Io per primo ho scritto al Ministro Melandri per chiederle un sito internet per il ministero delle Politiche Giovanili. E se qualcuno prova a sollevare questioni più specifiche, soprattutto in Tv, il tempo a disposizione scarseggia.

Il vento dell'Antipolitica nasce dalla rete. Dove i messaggi e le informazioni hanno scardinato i tempi standardizzati di Tv e Stampa. In cui il live vince, sempre. In cui la presenza non è necessaria se non accompagnata da risposte puntuali a 360°. La Rete non è soggetta a limitazioni e forte rimane la controinformazione, puntuale e completa.

La politica rifletta. Perchè se nel 2008 il web non svolgerà una funzione chiave, sarà solo un problema di competitività dell'Italietta. La campagna elettorale della Signora Clinton è affidata esclusivamente al suo sito internet. La rete è un disegno imprenscindibile per chi vuol tornare ad essere grande. Un tema generale come "laicità" ed "emergenza sociale", molto meno strumentale della "Rosa Bianca".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tendo la mano. Sottoscrivo. Insomma, condivido.

Ma la rete può anche non essere controinformazione. Lo è potenzialmente. Un cinese, pur informatizzato, non conosce controinformazione. Ma anche un italiano che legge tutti i giorni solo dagospia e corriere.