giovedì 17 gennaio 2008

CON IL SORRISO SULLE LABBRA E IL CUORE COLMO DI RABBIA.

Cari ragazzi,
oggi nonostante tutte le ormai note avversità, abbiamo vinto un'altra lotta. E la cosa più importante è che questa lotta l'abbiamo vinta insieme, con la solita serenità che ci contraddistingue, con il nostro spirito di gruppo e con la nostra responsabilità nell'affrontare le lotte del movimento. Abbiamo risposto all'appello in tanti, e tutti con la motivazione tipica di chi combatte per un'ideale. Siete stati tutti fantastici! Oggi la ragione della manifestazione era particolarmente solenne. Gridavamo il nostro sdegno per una sconfitta della società italiana e dell'Università, ad opera di pochi benpensanti e di una massa di poveri bisognosi di idee, causata dall'assurda incompetenza dei soliti prodotti dell'imbecillità accademica:il "malefico"rettore Guarini e i suoi compari. Parlo di sconfitta perchè nell'università come la vogliamo noi non si può chiudere la porta in faccia alla cultura, al confronto, allo stimolo e alla tolleranza. La presenza del Pontefice non avrebbe fatto altro che nobilitare tutte queste qualità, ma purtroppo, come spesso accade nel nostro Paese, l'ignoranza di pochi ha avuto la meglio sul buon senso di molti. La violenza degli sciacalli ha fatto il resto. Il risultato è stata una figura irrimediabilmente misera di fronte agli occhi del mondo. Avremmo potuto decidere di abbassare la testa anche noi, ma non ci siamo stati. E abbiamo voluto essere i custodi dei valori che la nostra esperienza ci ha trasmesso contro l'ignoranza e contro la violenza. Ci siamo stati, eravamo pieni di rabbia, ma come i virtuosi l'abbiamo saputa controllare; eravamo pieni di vergogna, ma abbiamo saputo sorridere; eravamo pieni di speranza e questo faceva di noi un esercito imbattibile. Siamo stati l'orgoglio dell'Italia.

Per quanto riguarda poi la nostra comunità abbiamo saputo battere anche le solite divisioni di cui il movimento è infestato. Nonostante qualcuno abbia cercato di far prevalere i discorsi di politica (con la "p" minuscola) NOI NON CI SIAMO CASCATI e abbiamo deciso di esserci tutti e di metterci in prima linea. Siamo stati grandi!!Siete stati grandi!!

Alessandro C.

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