sabato 16 febbraio 2008

...vagheggiando sul centro-destra


Lo scenario partitico italiano assiste alla nascita di una nuova creatura. Qualcosa da far rabbrividire chi, per forza di cose, si trova proiettato nella corsa verso il centro. La Destra e Fiamma Tricolore si presenteranno come unico soggetto in vista delle elezioni politiche ed amministrative... a mio avviso si apre qui la grande sfida concettuale, quella che tempesterà l'animo di tanti. Sopratutto di quelli che vivono la politica come esperienza lessicale, a livello di definizioni. Parlo genericamente di quei tanti che davanti ad una scheda elettorale riflettono sulla propria collocazione spaziale, ritenendo di votare chi partiticamente più a destra realmente sta. La nuova macchina da voti, annunciata ieri in una conferenza stampa alla camera, vedrà la Santachè candidata premier, Storace come sindaco della capitale e Buontempo alla provincia. Mossa da non sottovalutare, potrebbe innescare un temibile fascino nelle coscienze di tanti sfiduciati, infelici della nuova etichetta molto liberal e poco conservatrice... molto più centro che destra. E' questo secondo il mio più modesto parere il rischio più grosso che si corre, non esclusivamente entro il mondo militante, ma a livello di volgo. Non vorrei suscitare inutili allarmismi, ma semplicemente attizzare gli animi più demoralizzati, maggiormente segnati dalle recenti bizzarrie della politica contemporanea, affichè spingano affinchè non si affondi nella palude ma ci si tenga alla sua destra.
Il monopolio delle soluzioni poliche non spetta di certo di noi, ma occorre spingere per evitare che il neonato PDL possa essere una riedizione di una stagione politica morta e sepolta; Evitarne la resurrezione è fondamentale, ancor più grave sarebbe ricorrere a sedute spiritiche... Tralascio un punto, quello legato al come... spero che gli affezionati al blog diano risposte soddisfacenti sul come evitare il collasso centrista, affinchè si diano risposte di destra da una collocazione spaziale definita come centro-destra.


Marco C.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Storace non penso possa dare lezione di stile, nè elevarsi a leader politico di respiro nazionale. Lui che in cerca di fortune prima criticava Berlusconi, poi ha accolto positivamente l'assist del ministero della Sanità, in seguito ha seminato terra bruciata in An fino a fondare un partito che parla poco di contenuti e tanto, troppo, di Alleanza Nazionale. Ritengo l'italiano medio, quello a cui facevi riferimento, una persona sveglia. Difficilmente cadrà nel tranello. Contemporaneamente aggiungo che, considerando l'attuale legge sulla par condicio e i tempi ristretti fino al voto, dubito che La destra possa veicolare le sue figurine attraverso i media. A mio modo di vedere fonderanno le fortune sul "non ho capito", "questo simbolo lo conosco", stop.
Per quanto riguarda "la riedizione di una stagione politica morta e sepolta" rispondo come segue:
1. sono state completamente riaperte le sorti di una battaglia (quella elettorale) già chiusa.
2. In virtù di questo ritengo che il margine tra vincitori e vinti tornerà ad essere minimo.
3. A maggior ragione dobbiamo aspettarci un governo di larghe "vedute".
Come si esce da questa situazione? Con una campagna elettorale chiara e trasparente. L'esatto contrario di quello che stanno facendo fin'ora i leader di AN.

Anonimo ha detto...

Concludo con una domanda: come si fa a convocare una direzione nazionale di tale rilevanza mentre giornali, tv e radio sono tutte da Veltroni?

fda

Anonimo ha detto...

La paura che molti ragazzini scelgano oratori che con artefizi e raggiri li convincano a militare per la vera destra è tanta. Quanto sia importante il contenitore rispetto al contenuto non lo so. Ho dei seri dubbi sulle capacità dell'italiano medio di discernere sostanza e forma...Il popolo italiano ha per giunta memoria corta e pochi ricorderanno i danni del sig.Storace e del suo entourage alla regione Lazio.
La verità è che siamo noi i veri detentori dei valori di destra, siamo noi che militiamo nelle piazze, tra la gente, senza rinchiuderci in dei ghetti inutili quanto sterili, siamo stati noi a issare la bandiera della destra italiana riportando il popolo a credere nel nostro progetto.
E saremo noi, ancora una volta a ristabilizzare le coscienze di destra.
Trasmettiamo il messaggio ai più piccoli che non basta apporre una cornice, quel che importa è l'opera d'arte che c'è dentro.
E l'opera d'arte siamo noi.
Helena GP

Anonimo ha detto...

Ormai per quanto riguarda questa svolta del partito unico i discorsi stanno diventando sempre pi� simili e retorici....sempre a parlare su cosa sia importante se il contenuto o il contenitore...adesso resta solo attendere di sapere cosa pensino gli italiani sul nuovo (si spera) panorama politco (a 360� da destra a sinistra) attraverso le elezioni...
Una sconfitta da parte nostra non s� quanta stabilit� potr� dare al PDL...e quanti malumori alimenter� tra i militanti...

A NOI!!!
by Sas�