venerdì 15 febbraio 2008

Ricordo di una fiamma di mezz'estate

Amici miei, inizio così, poichè presto non potremmo appelarci in altro modo. Stiamo assistendo a quello che sarà forse il decesso di una storia gloriosa. I miei sono pensieri sparsi in questi attimi di confusione, in questa corsa sfrenata verso la fine.Quello che mi chiedo e se ancora una volta saremo pronti a lasciarci alle spalle una parte della nostra storia. Noi, quelli della generazione X, quelli che si commuovono davanti la morte di giovani idealisti del nostro passato, quelli che la politica la fanno ancora a colla e manifesti. Ricordo il primo giorno in cui decisi di fare politica. Avevo 16 anni, il capello lungo e la testa vuota. Il liceo dove passavo parte del mio "prezioso" tempo era privo della palestra, una tematica ridicola se pensiamo a quelle che affrontiamo oggi, ma vitale per degli studenti che facevando dello sport la loro ragione di svago. Così pian piano iniziai la mia battaglia personale che sfociò in una rivolta liceale. Torna ancora in mente l'ebrezza provata in quegl'attimi, sulla vetta di un palco arrangiato. Una cattedra così vecchia da aver visto ben altre rivoluzioni studentesche. La mia voce che rimbombava nell'atrio "Da questo momento la scuola è occupata" e l'euforia della folla, quella con il capello lungo con la testa vuota. In quel momento mi sono innamorato di lei, della politica. Un pò puttana certo, ma calda e amaliante. Tra le sue braccia mi sentivo sicuro e coccolato. Quella testa vuota ora cominciava a colmarsi di idee,di sentimenti, di progetti e speranze. Più tardi mi iscrissi ad Alleanza Nazionale, sapevo a malapena chi era Almirante. L'accoglienza fu fredda e discreta, passai quasi del tutto inosservato. Fin quando non uscì per la mia prima affissione, eravamo sotto campagna elettorale, l'ultimo giorno in cui si presidiano i manifesti. Più in la i "compagni" coprivano il nostro simbolo ancora fresco di colla, i più grandi partirono a muso duro e dopo i classici insulti di cortesia un rosso sferra un gangio. In pochi attimi si scatenò una tempesta di pugni e calci. Ahime! io mi trovai nel mezzo. Ne presi così tante che sembravo uno di quei maleddetti cubi a 6 colori, infatti passavo dal nero al viola per finire con il rosso. Non potrò mai dimenticarlo. Avevo difeso qualcosa nella quale credevo e l'avevo condivisa con altri valorosi "Amici". Quel giorno mi innamorai della fiamma che ardeva dentro il nostro simbolo e dentro il cuore di ogni uomo che difende quello in cui crede.
Arcadi, qualunque cosa succeda, non dimentichiamo.




Lucignolo


P.s. Un consiglio ragazzi "La politica e come il sesso, c'è sempre qualcuno che ti vuole fottere"

32 commenti:

Anonimo ha detto...

al di là della malinconia che il post di lucignolo mi ha messo addosso, vorrei esprimere le mie perplessità per una situazione che io nn ho ancora capito, e che bredo sia ancora altamente confusa per poter prendere una posizione. la mia prima reazione è stata quella del "non è possibile, ora rientra tutto, è solo un gioco di strategia", poi sono passata alla rabbia di frasi del tipo "e allora che parliamo e lottiamo a fare, se tanto poi decidono tutto i "grandi" senza neppure non dico consultare ma per lo meno avvisare?" o del tipo "che ricordiamo a fare i nostri morti per poi tradirli così? se Paolo o Francesco, e tutti gli altri fossero stati democristiani ora forse nn solo sarebbero vivi, ma magari su qualche poltrona di potere, ma hanno scelto la cosiddetta parte sbagliata e noi ora???" e sono passata poi all'incertezza e all'impotenza, aspetto e tento di andare avanti facendomi un'idea, nell'attesa che qualcuno mi dica come stanno davvero le cose, poi deciderò...tremonti parla di partito unico, matteoli e la russa di "cartello elettorale", giorgia assicura la sopravvivenza di AG e la branbilla millanta i suoi circoli come la base del nuovo partito...ora si presenta il simbolo e la campagna elettorale...e siamo punto e a capo con l'incertezza:

http://www.alleanzanazionale.it/
Notizie.aspx?id=517

scusate di nuovo l'intrusione, ma mi piace condividere con i CAMERATI alleati quello che sento.

alessandra gp

Anonimo ha detto...

Anche tu quindi vuoi fottere qualuno??

Anonimo ha detto...

Ahauahuahauhauahua ma che cazzo di domanda è?ahahahahaha


Comunque...veramente, a pensare di stare schierati con la Trota salmonata,eventualmente con Dini e Mastella...mi viene il voltastomaco. Io non me la sentirei di andare a fare affissioni, rischiare pure le botte (come ha scritto Marco) per un qualcosa di ibrido, che non segue il suo naturale corso degli eventi...e per di più alleati di gente che abbiamo sempre schifato e combattuto.

Don Michael

ARCADIA ROMA ha detto...

certo, spera di non essere il prossimo :D

lucignolo

Anonimo ha detto...

Io penso che una persona debba nascere con l'indole democristiana... e noi che ci emozioniamo dinanzi a braveheart, noi che piangiamo al presente di paolo di nella, noi che orgogliosi difendiamo le nostre lotte senza se e senza ma...beh, noi non siamo nati democristiani.
Camerati, noi siamo nati di DESTRA, semplicemente, maledettamente di Destra... adesso non so cosa pensare. So che al profumo dell'erba dei campi da golf preferisco l'odore della colla da manifesti...
Banale???
Forse, ma fiera.
Helena GP

Anonimo ha detto...

carissmi la situazione nn è delle più rosee e dobbiamo solo attendere l'evoluzione delle prossime settimane
ma una cosa la vorrei dire a ale e a helana che millantano un cameratismo sulla via del tramonto, cari alleati il vostro nostro capo(molto più vostro) g. donzelli sono anni che in esecutivo nazionale sostiene il buon tatarella sul fatto di creare un movimento giovanile unico del centro destra, quindi lui già prima di fini voleva fare questo passo, tanto che subito dopo la scelta del presidente nn perdeva tempo a far uscire un comunicato stampa congiunto con forza italia dove si mostrava felice a questa scelta.
E tutti i gasparriani del nostro movimento sono sempre stati i promotori di questa unione,quindi prima di scomodare i morti sarebbe meglio chiedere ai vostri capi spiegazioni visto che sono loro a spingere per questo PDL soprattutto a livello giovanile, i democristiani ce li avete in casa cari camerati alleati quindi fate con loro un attenta riflessione, e chiedete a loro se potremmo continuare a chiamarci camerati o pidiellini.
un saluto quindi agli alleati

p.s. voi già siete GP basta aggiungere una L per diventare GPL (giovani per la libertà)
ahahahahah

Marco

Anonimo ha detto...

Però mo che mi ci soffermo un attimo a pensare...cavolo,tanto male non è.
Verdi campi da golf, schiere di fighe in tailleur, whisky con doppio ghiaccio, sigari e idromassaggio, speculazioni in borsa e jet privati per il turismo sessuale in posti esotici...alla fine tanto male non la vedo sta fusione. E olllllè, il domani appartiene a noi...


Ahuahauhauahaua, scherzo vah. Ste stronzate sono il frutto dei miei deliri post-studio. Non ci fate caso...
Ci si vede nella mischia!

Don Michael

Anonimo ha detto...

mi amareggia il commento di marco, mi amareggia ancor più se quel marco che scrive è lo stesso cn cui ho parlato ieri e che avrebbe potuto chiedermele direttamente certe cose (se il marco in questione nn è lo stesso chiedo umilmente scusa!!!!). mi amareggia, perchè sembra quasi che questa fusione l'abbiamo voluta noi (e per noi intendo io e hele), mi amareggia perchè sembra quasi che i nostri discorsi siano retorici ma non è così, mi amareggia perchè in questi mesi pensavo che ci fossimo conosciuti, conosciuti sul serio. non è questo il luogo per raccontare la mia "storia" politica (che poi di storico ha davvero poco, sn una delle ultime arrivate!) ma non mi pare neanche il luogo per "attaccare" i vari dirigenti, capi o chiamateli come vi pare. io non ho giurato fedeltà a Gasparri, non ho giurato fedeltà neppure ad AN, io non giuro fedeltà agli uomini, la mia fedeltà è solo per i miei valori, e per qualcosa anzi Qualcuno di molto più in alto. detto questo però non mi pare che gli altri cosiddetti colonnelli di AN si siano strappati i capelli alla notizia della fusione, non lo ha fatto neppure Gasparri è vero, ma nn è il solo...
mi amareggia la chiusura di quel commento, del tipo "parlatene tra di voi anzicchè venirvi a lamentare qui di una cosa che avete voluto"...chiedo scusa allora per l'ennesima intrusione, sono passata da un'adozione a distanza, ad essere una cuginetta, a una del gruppo dei traditori...
infine non siamo noi che millantiamo un cameratismo al tramonto, per lo meno non nei nostri commenti, abbiamo solo espresso un parere al post di lucignolo credendo di fare cosa gradita...ripeto credendo...

alessandra gp
p.s. GP serve solo come riconoscimento personale e non come bandierina o paletto per le fantomatiche correnti che a questo punto mi sembrano davvero ridicole...

ARCADIA ROMA ha detto...

ale occhio a fare conclusioni affrettate, un marco non si firma con il suo nome ma con lo pseudonimo e l'altro diciamo che era impossibilitato a scrivere.

Lucignolo

Anonimo ha detto...

mi fa piacere saperlo se non altro perchè vuol dire che questo marco non lo conosco e nn mi conosce...e chiedo di nuovo e umilmente scusa al marco a cui mi riferifo...

alessandra gp

Anonimo ha detto...

Io sono veramente senza parole.Ma è possibile che si pensi a puntare un dito contro, a colpevolizzare piuttosto che ad analizzare criticamente la situazione. Innanzitutto parto col dire che io e Ale abbiamo un nostro cervello, sappiamo trarre conclusioni e avere nostre idee indipendenti da quelle dei capi.Chiamasi SPIRITO CRITICO.Secondo poi, a me non sembra che gli altri capi quali Alemanno, Rampelli, e co abbiano imposto una linea dura dinanzi a questa scelta o si siano pubblicamente distaccati dalla scelta di Fini. Per quanto concerne Giovanni Donzelli sono orgogliosa che sia il mio capo, per il modo in cui guida la flotta di azione universitaria, per il modo di fare politica e per il fatto di essere un camerata vero e non un millantatore di cameratismo come molti altri...
Aspetto fiduciosa che lui stesso si affacci sul blog dei camerati alleati di Arcadia per dare una risposta esaustiva al caro Marco.
Basta etichettare le persone immettendole in un contenitore politico, senza conoscerne le idee, i valori, gli ideali.
Certe volte siete identici ai compagni, qualunquisti.
Helena GP
...senza l...

Anonimo ha detto...

per le care amiche camerate io ho solo detto che è inutile che vi lamentate di fini o di AN perchè la linea vostra(generazione protagonista) è da anni quella di creare un unico soggetto anche a livello giovanile, quindi o voi nn ci avete capito un ...... (ma nn penso) o i vostri dirigenti nn sono stati chiari con voi visto che poi giovanni andava in esecutivo e portava questa linea politica appoggiato agli altri fedelissimi gasparriani.
nn vi sto insultando, sto solo raccontando al realtà e penso che anche gli arcadi la conoscano

marco

Anonimo ha detto...

Allora lasciando stare l'esecutivo e tutto... ad OGGI i tuoi capi fascisti duri e puri hanno avuto una linea diversa da quella dei nostri spregevoli,democristiani capi???Rispondi a questo adesso..
In cosa ti senti differente, superiore, elitario rispetto a noi povere e umili gasparriane?
Esplica caro, affinchè la tua parola illumini le nostre menti che ,a parer tuo, ben poco hanno capito...
Helena GP

Anonimo ha detto...

cara gasparriana a noi ci vogliono fare diventare democristini voi lo siete già e avete spinto per farci diventare tutti come voi, i ragazzi di arcadia sono camerati, voi siete sempre stati gente da salotto, giusta ispirazione di chi vi comanda, io farò le mie scelte personali e scrivo qui perchè sono vicino al modo di essere di arcadia, voi invece vi troverete bene nella nuova struttura pronti ad occupare i posti che vi daranno visto che siete sempre stati filo-berlusconiani.
p.s. essere camerati nn vuol dire fare i saluti romani o cantare canzoncine o cori del ventennio a qualsivoglia manifestazione, essere camerati è qualcosa di più profondo
di una generazione protagonista(di cosa poi nn si capisce)

marco

Anonimo ha detto...

...dalle mie parti si è soliti dire "A peraulas maccas origgias suldas" ossia a parole stupide, orecchie sorde.

Marco C. Evito di dare nuovi giri di vite

Anonimo ha detto...

Questo blog, di cui Arcadia è moderatore, ha scelto di dare la possibilità a tutti di lasciare un commento. Avremmo tranquillamente potuto inserire uno strumento di censura preventiva, previsto anche nella tecnologia che Blogger (la piattaforma) mette a disposizione. Tuttavia abbiamo pensato al blog in virtù della necessità di condividere idee, riflessioni, progetti. Quindi abbiamo ritenuto opportuno lasciare la possibilità a tutti di alimentare il dibattito.

Partendo da questi presupposti si capisce bene che esiste una volontà forte di conoscere il pensiero di chi vive al di fuori del mondo di Arcadia, o quantomeno di chi non lo vive quotidianamente. Penso sia inutile sottilineare che ogni intervento da parte di altre realtà del nostro glorioso movimento giovanile siano state accolte con notevole attenzione e gradimento.

Tuttavia abbiamo visto come qualcuno ha deciso di approfittare della possibilità di intervenire per sostenere nuovamente i propri interessi. Infischiandosene degli appelli all'unità sostenuti in tempi non sospetti e regalando nuove argomentazioni a chi indica nella meritocrazia l'unica via per uscire dagli impasse di AG.

In conclusione rinnovo l'invito a partecipare e costruire insieme i contenuti del nostro blog a chi si sia sentito attaccato. Sono convinto che chi continuerà a seminare odio e a non aprirsi alla novità, soprattuto in questa fase, si dovrà abituare ad un ruolo da comprimario.


fda

Anonimo ha detto...

e con il commento di fda io considererei chiusa una discussione, sterile e inutile, atta solo a provocare e a poter sfruttare le risposte a tali provocazioni. tanto più che non credevo che questo o quel colonnello avesse l'autorità per assegnare una sorta patentino di vero camerata o di camerata tarocco. non mi sento da salotto, non mi sento democristiana, non aspiro alla poltrona, mi sento una camerata che ha scelto la comunità di cui far parte prima ancora di sapere che ne esistevano tante e divise, per pura amicizia e stima nei confronti di chi l'ha fondata e di chi ci lavora, detto questo sn pronta, cm credo che gli arcadi possano testimoniare, ad aprirmi alle altre realtà e a creare delle comunità allargate e delle amicizia sincere, e lo sfogo del mio secondo commento ne è l'esempio...se qualcuno ha dei problemi cn i miei dirigenti, l'ho già detto ad altri in altre sedi e lo ripeto qui, gli risolva cn loro perchè di me, di quello che penso, di quello che dico anche a loro, in pochi sanno molto. ci terrei a sottolineare, solo per rispetto dei moderatori del blog e anche dei miei dirigenti che potrebbero leggere questi commenti scaturiti esclusivamnete dalla foga personale, che nn l'ho aperta io questa discussione, visto che il mio primo commento era costituito solo delle riflessioni sparse su quello che sta accadendo.

alessandra GP

Anonimo ha detto...

A domanda semplice e lineare, hai risposto con una provocazione becera e di bassa elevatura.
Potrei spiegarti che essere democristiani è non avere il coraggio di schierarsi, è guardare chi combatte una battaglia e la vince.
Potrei spiegarti che democristiano è chi rinuncia a combattere, NOI abbiamo sempre combattuto, e abbiamo SEMPRE vinto.
Non mi dilungo però nelle spiegazioni perchè colgo alla lettera un aforisma di Oscar Wilde:
"Provocare è da uomini, reagire è da bestie..."
Helena GP

Anonimo ha detto...

Concordo con quanto detto da fda e dalla mia camerata Ale.
A noi!!!
Helena GP

Anonimo ha detto...

va bene nn volete confronto, mi arrendo speriamo di poter continuare a lottare insieme
saluti camerati

marco

Arcadi...AU..AU...AU

Anonimo ha detto...

Mi sembra di aver spiegato abbastanza chiaramente che se non avessimo voluto il confronto avremmo inserito la possibilità di moderare i commenti prima che gli stessi venissero pubblicati.... Fai un pò tu...

fda

Anonimo ha detto...

Mah...a questo punto,dati i toni che si sono raggiunti, se proprio volete continuare a fare un dibattito-scontro, sarebbe più opportuno continuarli in un faccia a faccia diretto, invece che sulle pagine di un blog. Non trovate?
Poi boh...fate come vi pare. Anche perchè, detto sinceramente, a me non frega niente.
Soprattutto poi perchè in questo istante ci sono questioni più importanti da affrontare,compresa la nostra sopravvivenza, e non i discorsetti di politica con la p minuscola (come dice il Caruso molestatore di telline timide dal sesso incerto)che non servono assolutamente a una ceppa e possono risultare anche deleteri.

Comunque sia, camerata da salotto sìsìsìsìsìsìsìsìsìsìsì. Mi ci vedo bene :D Dalla prossima riunione comincerò a parlare con la r moscia, stile Fulvio Collovati, pev calavmi meglio nella pavte.

Saluti ai camerati delle libertà (muahauhauahuahuaua)

Don Michael


P.s.: Odio l'Albionoleffe

Anonimo ha detto...

Premetto che non ho alcuna intenzione di entrare in polemica con nessuno. Non è il momento e questo non è lo strumento.
Credo alla buona fede di Marco, e mi sento quindi in dovere di chiarire la mia posizione, non perchè non ami essere criticato, ma perchè non voglio che Azione Universitaria sia guidata da un democristiano da salotto.

AZIONE UNIVERSITARIA E AZIONE GIOVANI NON SI STANNO SCIOGLIENDO.

Sono contrario ad un movimento giovanile unico del PDL, mi sono opposto in passato alle esternazioni di Fabrizio Tatarella e all'esecutivo di venerdì di AG ho addirittura proposto di registrare in tribunale simboli e statuti così da evitare di essere sciolti da altri senza il nostro consenso.

Questo per dovuta chiarezza.

Il comunicato che ho fatto sulla lista unica alle politiche diceva che noi le liste uniche nelle università le avevamo fatte, ci avevano portato foruna, ma poi avevamo mantenuto la nostra identità (Cosa ben diversa da sciogliersi in un movimento unico).

Chiarito questo "dettaglio" ne approfitto per consigliare a tutti i camerati che frequentano questo blog di distinguere tra mezzo e obiettivo. Tra contenitori e contenuti.

Per anni abbiamo parlato di radici profonde che non gelano, abbiamo cresciuto i ragazzi più piccoli spiegando loro che i nostri ideali affondano nel tempo, non nascono con Fiuggi ma nemmeno con il Fascismo.
I nostri ideali sono quelli naturali dell'uomo, esistono da sempre.
Sono stati incarnati dai monaci guerrieri, dai cavalieri che combattevano con Onore, dal Risorgimento come dalla Vandea. Il nostro cuore batteva nel petto dei goliardi sul Carso e dei ragazzi di 16 anni che non tradivano e non fuggivano sui monti.

Alleanza Nazionale è uno strumento, non un obiettivo. E' un contenitore non un ideale.

Il cerchio, con lo sfondo bianco e blu e la fiamma, è un simbolo.
I simboli sono delle raffigurazioni concrete di concetti astratti.

In questi millenni i nostri ideali hanno cambiato strumenti e simboli centinaia di volte.

Davanti a noi abbiamo una battaglia non facile: dobbiamo preservare i valori.
Se ci aggrappiamo ai simboli temo che significhi che abbiamo già perso gli ideali.

Uno dei miei predecessori, Luciano Laffranco, contagiò Almirante con il sogno di creare "Il parito degli Italiani". Almirante scelse Fini come suo successore nella speranza di far nascere una Destra diffusa, capace di rappresentare la maggioranza degli italiani.
Non so se il PDL sia lo strumento giusto, probabilmente però non lo è più nemmeno questa Alleanza Nazionale.

Non mi preoccupa la sfida di un partito insieme agli eredi di Forza Italia, mi schifa però un partito insieme a Mastella, Dini e De Gregorio.

Non mi preoccupa se sulla scheda non c'è il simbolo di AN, mi inquieta però vedere che tutti parlano di liste e nessuno di idee.

Credo che dovremmo fare quadrato per difendere un bagaglio di valori ed idee che ha attraversato la storia e oggi rischia di disperdersi nel momento in cui i tempi lo spingono a sfide più ampie.

Dopo le elezioni politiche, affronteremo la discussione sull'eventualità e sulle modalità per trasformare questa lista in un soggetto politico.

Il nostro ruolo deve essere ancora una volta quello di gendarmi dei valori.

Per questo credo che nell'eventualità di un "Partito degli Italiani", come sognava Laffranco mentre guidava il FUAN, noi dovremo rimanere con la nostra peculiarità, pronti a scontraci con tutti i nemici.

Ma il tempo della riflessione sarà dopo, oggi è il tempo della battaglia.
Dobbiamo difendere la nostra Patria dal trafficante di buonismo, dallo spacciatore di pensieri deboli mascherati da Ideali.

Oggi dobbiamo riprenderci il futuro.

Giovanni Donzelli

Anonimo ha detto...

beh adesso considero davvero chiusa ogni polemica...sfido chiunque a dire il contrario...

alessandra GP

Anonimo ha detto...

ok ne prendo atto con piacere e spero di vedere presto i fatti, saluto gli alleati GP,e i fascistoni di Arcadia(daje!!!Matteo mas è il più fascista di tutti l'ho visto a MTV)
ciao

marco

Anonimo ha detto...

Avrei preferito ci chiamassi anche a noi camerati.. ma evidentemente ancora ci ritieni democristiani da salotto. Contento te...
GRAZIE PRESIDENTE...

Helena GP

Anonimo ha detto...

quello siete....

marco PG

alessandro caruso ha detto...

Intervengo nella fase conclusiva di questo dibattito per esprimere la mia continuità con il pensiero di Fabio D'Andrea e la mia condivisione con quanto detto da Giovanni Donzelli.
Aggiungo. E' evidente che ARCADIA NON E' UN MARCHIO!! Noi appartenenti a questa realtà la viviamo come uno stile di vita, un linguaggio, un'appartenenza, uno spirito.

Non ci facciamo ingannare dall'impersonalità dello strumento telematico per distinguere chi è un ARCADE da chi arcade non è. E ciò che mi soddisfa è che senza metterci d'accordo siamo riusciti a dimostrarlo con il comportamento. Caro "Marco" come hai potuto constatare le tue parole non hanno avuto seguito da commenti rilasciati da nessuno di ARCADIA. Nè condivisione nè contraddizione. Semplicemente indifferenza. Questa è la nostra risposta al tuo modo di esprimerti. Proprio il linguaggio e il comportamento, a cui accennavo prima, che tu hai assunto fanno emergere la differenza che intercorre tra di noi! Noi non parliamo come te, non pensiamo come te, non ci comportiamo come te.
Risulta quindi evidente che hai alimentato il dibattito dalla tua personale posizione e che non hai parlato a nome di nessun altro al di fuori di te stesso.

Tuttavia questo blog continua ad essere a disposizione del confronto tra militanti, simpatizzanti, credenti e miscredenti, dirigenti e direttori. L'unico invito che porgo a tutti è quello di riflettere sulla differenza tra i termini "confronto" e "scontro". Mi sembra semplice dedurre che il confronto presuppone una volontà di comprensione reciproca che secondo me dovrebbe essere alla base della nostra comunità militante. Lo scontro nasce invece dalla diversità, dalla divisione e dalla volontà di predominare sull'altro.
Non mi piace affatto pensare di essere diverso da voi tutti. Noi siamo uguali, siamo fratelli. Forse con storie ed esperienze diverse. Ma fratelli.

Rimando ad un prossimo post le mie considerazioni in merito all'oggetto del dibattito.

Ad maiora

Alessandro Caruso

Anonimo ha detto...

credo che ciò che si è detto fino ad ora sia solamente il modo di buttarci merda addosso l'uno con l'altro...
ragazzi,facciamo parte di realtà diverse ma tutti viviamo per la stessa ragione, abbiamo fatto tutti una scelta ben precisa, scelta che deriva da radici profonde ben radicate e soprattutto COMUNI...
il futuro che ci attende è ostico, dobbiamo unire le forze, fare quadrato, imporci su chi vuol fare in modo che REALMENTE diventiamo democristiani...
basta fare il gioco del "chi è più fascista" lo siamo tutti allo stesso modo, ma lo viviamo secondo la nostra mentalità, ma la cosa più importante è che LO SIAMO..e dobbiamo farlo capire a tutti...soprattutto ai nostri più stretti alleati..basta con le contese di territorialità, basta con la voglia di rafforza la propria corrente, mostriamoci uniti e il futuro sarà nostro...contro i forzisti...nessuna resa!

Carlo Alberto (più noto come il mutanda)

Anonimo ha detto...

Io sono un vecchio Arcade (per gentile cocessione dei giovani Arcadi, che vogliono essere così buoni con me da lasciare che io mi senta uno di loro) ma per costrizioni più che per scelta sono lontano dalla militanza attiva da un pò. Ciò non di meno (e ciò detto solo per onestà intellettuale) mi sento parte di quel movimento che è Ag e di quella splendida comunità, ideale e umana, che è Arcadia.

HO letto tutti commenti al post di Lucignolo, e ho 3 considerazioni da fare:
1. capisco perfettamente e condivido le inquietudini di un mondo che ha fortemente tentato di difendere la propria identità (a volte anche con strumenti antiquati o inefficaci) e che si trova ora in mezzo ad un polpettone che sa poco di strategia e molto di tattica, e che non viene da un progetto politico. Al massimo da un disegno elettorale.

2. condivido in buona parte quanto espresso da Giovanni Donzelli. I contenitori vanno scissi (spesso) dai contenitori. C'è un però: a volte i contenitori finiscono per "deviare" o modificare i contenuti. Nella politica dei partiti è spesso così. Il contenitore An ha finito spesso per deviare il contenuto. Di questo sono tutti responsabili in egual misura e nessuno è così puro da poter scagliare la prima pietra. Se qualcuno invece pensa di poter scagliare pietre perchè in quel contenitore non c'è mai stato, ci dica cosa ha fatto di buono dal ghetto nel quale (nel migliore dei casi) si è isolato, a fare il fascista bucolico. Fuggi dalla realtà se vuoi me non venire a dirci come affrontarla.

3. Ancora qui a rilasciare o ritirare la patente di "camerata". Ancora... Ancora qui a dividere le persone in forzaitaliotadasalotto e cameratidabarricata.
Sveglia camicie nere della rivoluzione e dei ministeri. Nei posti di sottogoverno hanno fatto più porcherie quelli eletti da An che tanti di FI o dei democristiani. Non siamo ne duri ne puri, e prima lo capiamo prima potremo provare a tornare sulla strada giusta (che la diritta via al momento, mi pare abbastanza smarrita).

Una piccola notazione in conclusione. Non abbiate paura di morire democristiani. Quella è una condizione genetica ereditaria non trasmissibile. Indipendentemente da quale partito frequenti, o lo sei o non lo sei.

Junio Valerio

alessandro caruso ha detto...

Caro Junio Valerio,
l'amicizia che ci lega a te e il rispetto per la persona che ha iniziato molti di noi a questa Comunità fanno di te parte integrante del nostro gruppo e non per nostra gentile concessione...lo sai! Quindi mi sembra ovvio che non siamo noi a farti sentire uno di noi..tu SEI UNO DI NOI!

Voglio aggiungere una precisazione a quanto detto da te a proposito del cameratismo.
Sinceramente mi sono un po' stancato delle persone che si sentono in diritto di consegnare la patente di camerata, soprattutto perchè di solito tali persone fanno ciò basandosi solo sul nome dei gruppi di appartenenza. E' abbastanza penoso pensare che un concetto come questo si sia ridotto semplicemente ad un aggettivo.
L'essere camerata è una condizione interiore che spesso non coincide col tipo di politica che si fa e col tipo di bandiera che si sventola...pensate che un ragazzo sia più camerata di noi perchè grida "Duce Duce" alle manifestazioni? Io sinceramente no! Secondo me è camerata chi sposa un certo stile di vita, chi si rapporta in un certo modo alle persone e alle situazioni, chi crede in certi valori umani e chi decide di applicarli nella vita quitidiana e nella politica. Questo si può fare sotto varie insegne, ma l'insegna non è una garanzia di cameratismo.
Non mi impressiona chi mi stringe l'avambraccio con più impeto quando mi saluta, o chi ha lo sguardo fiero e si riempie la bocca di Fascismo, se poi si permette di giudicare il cameratismo di chi non si comporta come lui, o di chi non fa le sue stesse scelte. Ciò che conta è lo spirito che si ha dentro, e nessuno al di là di noi stessi lo può misurare. Chi è camerata sente di esserlo e sa di esserlo, non aspetta il riconoscimento degli altri per "sancire il suo status".
Io almeno lo vivo in questo modo. Questo spirito è ciò che ci fa condividere i valori che ispirano una lotta ideale cominciata da molto tempo. E' ciò che ci fa fare gli stessi sacrifici per portarla avanti in varie forme. E' ciò che dà a tutti noi la stessa forza nel credere che tutto ciò che facciamo non sia tempo perso.

alessandro caruso ha detto...

...detto questo caro Junio Valerio ti saluto e ti chiedo di dare uno sguardo di ammirazione da parte mia a quel ritratto che porti ancora nel tuo portafoglio...

Ad maiora

ale