giovedì 8 maggio 2008


SANTORO, VAURO E BORROMEO..LA PEGGIO GIOVENTU' SIETE VOI!


E' finito da poco il solito attesissimo talk show televisivo diretto da Santoro, ma al contrario delle passate trasmissioni, al termine delle quali mi limitavo al solito stanco sospiro di paziente compassione, questa volta non sono riuscito a fare a meno di confidare al nostro caro e fidato diario la stizza e la delusione che provo.

Questa sera la puntata era dedicata all'analisi del mondo giovanile alla luce del tragico episodio di Verona che ha turbato giustamente la coscienza dell'opinione pubblica di una città e del Paese intero. Un fatto che personalmente ho digerito con molta difficoltà. Ho provato un senso di profonda commozione e di grande dolore alla notizia del barbaro omicidio di un ragazzo per un motivo così banale, e ho riflettuto su come possa essere possibile per un gruppo di miei coetanei arrivare a commettere un gesto di così efferata violenza.

E' difficile però spiegare i motivi della mia rabbia senza rischiare di essere confuso per un subdolo difensore degli aggressori. Cercherò di essere il più chiaro possibile.

Alla trasmissione di Santoro si è cercato di dimostrare in tutti i modi che sebbene quella violenza non fosse stata in alcun modo ispirata ad un movente di carattere politico, tuttavia essa trovasse le sue origini più profonde proprio nell'appartenenza degli aggressori a qualche formazione riconducibile alla destra più estrema. Si è citata Forza Nuova, il Fronte Veneto Skin Head, Fiamma Tricolore, senza molta dovizia di particolari. Il discorso si è poi allargato a macchia d'olio. Da queste formazioni di estrema destra si è arrivati a parlare della galassia della destra giovanile in generale, senza fare distinzioni di alcun tipo, arrivando a tracciare un filo conduttore tra le frange più scalmanate di una destra senza cultura, fatta solo di simboli e manganelli, e la destra delle istituzioni locali (sindaco di Verona Tosi) e nazionali (Presidente della Camera Fini e compagnia bella). Si è lanciato il messaggio, in alcuni casi anche esplicitamente, che il motivo per cui la destra ha trionfato alle elezioni è che si era creato un sostrato culturale che aveva favorito tale risultato elettorale. Ma quando si cercava di capire quale potesse essere tale cultura delle destre si facevano vedere le interviste a un ultrà dell'Hellas Verona, che tra una bestemmia e l'altra, e col suo linguaggio sgrammaticato citava i soliti Mussolini e Hitler come grandi statisti del Novecento, e quattro ragazzi con capigliature molto compromettenti che ostentavano la loro tessera di Forza Nuova mentre spiegavano le loro affascinanti e molto originali teorie su come combattere l'immigrazione clandestina. A fianco a tutto questo vi erano i servizi che parlavano degli altri attori della peggio gioventù: gli sballati delle discoteche, i ragazzini che già a 16 anni si imbottiscono di droghe pesanti e i ragazzi che aspettavano il provino del Grande Fratello come la vera ed unica occasione della loro vita. Tutti accomunati da un comun denominatore: la totale assenza di maturità. Dall'altra parte della barricata in veste di compassionevoli maestri c'erano l'On. Titti de Simone di Rifondazione Comunista e la Borromeo che intervistava alcuni studenti di Verona e qualche esterno tra cui un riconoscibilissimo esponente dei centri sociali che non ha trovato niente di meglio da dire se non che ben 12 anni fa aveva subito un'aggressione da uno dei ragazzi che aveva ucciso il povero Nicola Tommasoli.

SI è fatta una gran confusione e ciò che è più grave è che non vi era una degna controparte. Era presente in studio Donna Assunta Almirante, col suo scarso carisma, e il Prof. Garimberti, che ha fregiato la trasmissione con delle interessanti riflessioni, purtroppo poco comprese dalla platea. Il disegno di Santoto era chiaro d'altronde. Bisognava screditare in tutti i modi la destra italiana e descriverla come un cumulo di arroganti squadristi.


La cosa che mi ha infastidito di più è stata la totale non curanza nell'informazione che è stata fatta. Si sarebbe dovuto dire quello che la realtà e la verità impongono di dire. L'equazione destra uguale Fscismo o nazismo è priva di alcun fondamento perchè vi è la gran parte della popolazione di destra di questo Paese che non ha bisogno di definirsi fascista o nazista per motivare la sua appartenenza politica. E non è tutto qui. Tra la destra estremista e la destra istituzionale esiste un panorama giovanile che si riconosce in una destra militante con una cultura ricchissima e piena di riferimenti storici e artistici, che affonda le sue radici molto più indietro del Fascismo e che è riuscita e sta riuscendo ad attualizzare alcuni dei suoi precetti originari nella realtà sociale ed economica di oggi. Una destra che ha una sua idea di Uomo e di Stato, i suoi simboli e i suoi eroi, i suoi miti e leggende, i suoi padri e i suoi figli. Una destra che ha un popolo che non ha bisogno di armi e che combatte da anni per conquistare i suoi spazi (e mi sembra che negli ultimi giorni ci sia riuscita alla grande!). Questa destra siamo noi e non ci siamo mai sporcati di sangue....semmai di colla durante le nostre affissioni notturne!!


Ciò che Santoro ha dimenticato di notare, a causa della sua cieca faziosità, è che gran parte di quella peggio gioventù di cui si è arrogato il diritto di parlare alla gente è quella che occupa i centri sociali di molte città italiane, dove in molti casi si predica l'intolleranza per chi è diverso da loro, per le forze dell'ordine, per i rappresentanti delle istituzioni, per chi come noi conduce una battaglia diversa dalla loro. Sono quelli che in molti casi non si sono fatti scupoli a compiere delle aggressioni molto violente ai danni di ragazzi innocenti. Un'informazione più accurata e responsabile avrebbe voluto che il conduttore desse un'immagine più veritiera dei fermenti politici vissuti dai giovani operando delle dovute distinzioni quantomeno nel rispetto di coloro che,come noi di Azione Giovani,vivono la politica da tanti anni con passione, dedizione e anche con discreti risultati. Ma l'idea che ho avuto della trasmissione è che si trattava di una autentica vendetta da consumare a causa della sconfitta buciante alle elezioni di cui forse non si sono ancora fatti una ragione.


In studio era presente anche la mamma di Renato Biagetti, altro ragazzo ucciso a coltellate da un'aggressione due anni fa sul litorale romano. Anche lei testimone di un episodio tristissimo e da condannare senza riserve. Ma purtroppo anche lei si è prestata ad un gioco che forse non ha nobilitato la memoria di suo figlio. Ha voluto, al termine della trasmissione, rinnovare il suo J'accuse non contro gli aggressori di suo figlio, ma contro tutte le forze riconducibili al fascismo, quindi tutte le destre di cui si era parlato fino a quel momento.

Al termine della puntata le vignette di Vauro hanno completato l'opera. Tra uno schizzo e l'altro non si è risparmiata una battuta relativa alla croce celtica che Alemanno indossa al collo. Dopo che per tutto il corso della trasmissione si era accostata la celtica ai teppisti con le teste rasate il messaggio è arrivato più chiaro che mai.

Mi sono sentito allo stesso tempo offeso e impotente di fronte allo schermo. Dispiace pensare che tale emozione sia stata generata da una rete del servizio pubblico.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

santoro è quello che è.
vauro mi fa semplicemente ribrezzo.
la borromeo non merita nemmeno di essere giudicata.

ma del resto la sconfitta per questa gente è stata bruciante e abituamoci nei prossimi 5 anni a trasmissioni di questo tipo.

mentre loro cercheranno di farsi forti in questo modo speriamo che l'Italia e Roma stiano cambiando in meglio grazie ai nostri Governi.

Ale
Il Capo

alessandro caruso ha detto...

sono d'accordo con te, ma credo che la nostra opera in questi anni oltre che politica debba essere anche culturale. Dobbiamo creare un'alternativa all'egemonia che è stata imposta dalla sinistra nei decenni passati. Se non sfruttiamo l'occasione che abbiamo a disposizione adesso quando lo facciamo?

Anonimo ha detto...

Quello che stanno facendo è lampante. Stanno rosicando come castorini canadesi in evidente stato di arrazzamento ligneo, e approfittano di ogni minimo particolare per cominciare ad attaccare il governo, e più in generale la galassia della destra, affibbiandole una presunta cultura vuota e superficiale, e tante altre cose.

Sulla Borromeo che dire? Le piace usare i microfoni...



Don Michael

alessandro caruso ha detto...

come al solito le analisi di michele sono le più pungenti!!

comunque ieri serà è stata proprio una bella riunione..

Anonimo ha detto...

Ciao Ale, condivido la tua analisi e aggiungo che l'operazione Santoro e' partita in grande stile, tanto grande da meritare comunque la mia ammirazione, se non altro per il coraggio. Non tanto il discredito della destra italiana, quanto il discredito del popolo italiano, che ovviamente e' di nuovo tornato ad essere fatto di gioventu' degenerata e vittima della subcultura del nulla eterno e dell'orrizzonte già passato. Dobbiamo tutti porci il problema di una gioventu' sbandata e davvero priva di riferimenti, ovviamente se comprendiamo gli sballati dei centri sociali. Innegabile sostenere che il lavorìo celebrare che verra' avviato sottoporra' gli esponenti di governo del centrodestra ad attacchi mediatici, a risse televisive a inchieste giornalistiche ben costruite e dotate di ogni apparente fondamento di verita'. Nella nostra area non siamo riusciti a creare soggetti uguali e contrari a Santoro, vuoi perche' per formazione e cultura non siamo capaci di parlare il "doppio linguaggio" dei sinistri radical-chic; vale a dire quella propensione ad avere una parola diversa a seconda dei tavoli che si frequentano, perdendo l'obiettivita' nel giudizio complessivo sulle cose. Escluderei tuttavia dalla diatriba politica le questioni attinenti mafia e similia. I casi delicatissimi di Calabria, Sicilia e Campania richiedono una grande attenzione e da simpatizzante della destra ritengo che e' sempre preferibile l'eccesso moralistico e giustiliazista che la stagnazione del pensiero e la sospensione del giudizio. Marco Travaglio, ad esempio, ha di sicuro sbagliato in quanto si trovava in RAI; ha comunque offeso il presidente del Senato, ma, in un'ottica prettamente giuridica, essere amico di mafiosi in Sicilia potrebbe essere cosa normale, data l'alta densita' mafiosa e data la difficolta' per esponenti politici di gestire e controllare tutti i rapporti interpersonali. Per cui, da un lato ritengo che le parole sono pietre, soprattutto se non fondate sulla verita' accertabile, dall'altro dico che e' interesse superiore di ogni cittadino sapere, anche a costo di subire qualche violazione di deontologia professionale, se rappresentanti politici hanno rapporti con mafiosi, onde poter consentire a tutti di esprimere valutazioni sugli uomini che ci governano. Cio' a prescindere dalla sussistenza di reati o meno, ma soffermandosi sulla responsabilita' politica di chi dovrebbe avere in agenda, proprio ad inizio pagina, la lotta alle mafie. Certamente non credo che Schifani abbia frequentato mafiosi, ma che qualcuno possa affermare una cosa del genere sulla base di foto, di dichiarazioni o di riscontri non prettamente processuali mi pare cosa in teoria ammissibile, trattandosi di verità non necessariamente soggetta a particolari filtri, dato il contesto siciliano.

John Marnox

Anonimo ha detto...

Sinceramente rimango allibito davanti all'istituzionalizzazione della superficialità. Le notizie e le affermazioni vanno confermate dai fatti, altrimenti sarebbe opportuno inserirle in giornali dal titolo "barzellette"

Anonimo ha detto...

Liberta' di parola e di opinione potrebbero certo cozzare con diritto di cronaca e tutela della dignita' e onore, ma lo sconfinamento nella diffamazione non sempre e' facile da configurare. L'essere "amico di mafiosi", se ribadito in forma asettica, potrebbe essere cosa del tutto normale in Sicilia. In ogni caso, certe situazioni, se mai dovessero essere vere, trattandosi di personaggi che di mestiere fanno i provocatori, la gente sa che si deve dividere per quattro ogni affermazione. Ma, ripeto, l'interesse superiore e' che si venga a sapere tutto dei massimi rappresentanti dello Stato. Anzi, io sarei d'accordo a che fossero tutti, ogni giorno, sottoposti ad intercettazione telefonica.

alessandro caruso ha detto...

Intercettazioni telefoniche quotidiane mi sembrano un po' eccessive!!! Comunque in merito al caso Schifani, ma anche a quello Santoro, vorrei aggiungere una riflessione su cui vi invito a ragionare. Il problema è che spesso si sentono opinionisti, giornalisti-giornalai, e, ciò che è più grave, politici riempirsi la bocca della parola libertà. Ma quello che intendono in realtà è qualcosa di ben diverso da questo nobile Valore. Essi lo conoscono e capiscono così poco da servirsene per i loro interessi personali confondendolo con la "licenza". La libertà di informazione sussiste fin quando non si lede la libertà di qualcun'altro di potersi difendere da subdole accuse o interpretazioni distorte della realtà oppure nel momento in cui si è in grado di assumere la responsabilità di ciò che si afferma. Altrimenti sarebbe più opportuno non sbilanciarsi troppo. Nel caso Travaglio, in particolare, egli non ha assolutamente esercitato un diritto di libertà, bensì si è servito della gratuita licenza di insultare e screditare una personalità a lui notoriamente poco gradita. Non credo sia questo il metodo più giusto per nobilitare l'esercizio di uno dei diritti fondamentali dell'uomo.

Se, si dice, la nostra libertà di informazione è tra le più arrugginite del mondo, non credo che siano i vari Travaglio e Santoro le giuste vitamine per rialzarsi dalla crisi...anzi!

Per quanto riguarda i commenti vi chiedo di firmarvi e di non lasciarli anonimi. Grazie.

Ale

alessandro caruso ha detto...

...John Marnox chi sei??

ale

Anonimo ha detto...

Completamente d'accordo con Ale.
Anche perchè questi giornalai (mi sembrerebbe di offendere quei pochi che lo sono per davvero se li definissi "giornalisti") non fanno informazione, non svelano scandali e retroscena pazzeschi; fanno propaganda, punto.
E la fanno per una certa parte solamente. Mi sembra così lampante.

Poi, riprendendo una frase di Travaglio stesso sul giornalismo, "in America il giornalismo è il cane da guardia della politica, mentre in Italia è il cane d'accompagno". Beh, dopo queste ultime sue uscite, ho la vaga impressione che, più che ringhiare, stia scodinzolando per avere qualche croccantino in più.


Don Michael

Anonimo ha detto...

Innanzitutto penso che ognuno che ritenga opportuno lasciare un commento senza esprimere un'identità è libero di farlo. E' stata data questa facoltà e quindi non capisco la ragione per cui si sta chiedfendo alle persone di postare una firma. In secondo luogo sulla libertà d'inforfazione è opportuno aggiungere che non stiamo parlando di aria fritta, anzi. Ci sono delle leggi, ci sono corsi di studi, ci sono sentenze della corte costituzionale. E poi c'è anche la nostra sensibilità, motore di confronto e di riflessioni.
Il discorso sulle ipotetiche carenze di libertà devono farci riflettere: in pochi giorni il popolo italiano ha subito due soprusi. Prima la dichiarazione dei redditi del 2005, poi la vicenda Schifani, rappresentante del popolo italiano in qualità di seconda carica dello stato. I diritti nel nostro paese vengono garantiti, il problema semmai nasce allorquando si pretende un abuso degli stessi.

fda

alessandro caruso ha detto...

D'accordo con Fabio sulla considerazione in merito all'abuso dei diritti....che appunto si trasforma in licenza.

Per quanto riguarda la firma invece credo vada apposta semplicemente perchè è un modo per assumere la responsabilità di ciò che si dice. Funziona così dovunque: sui giornali, nelle radio, in televisione. Del resto l'apposizione della firma non costituisce alcun vincolo alla libertà di espressione...

Anonimo ha detto...

Non mi pare proprio che nella trasmissione si sia fatta l'equazione fascismo/nazismo= destra di governo. Santoro ha semplicemente fotografato una realtà che è purtroppo oggettiva e difficilmente confutabile. In studio c'era la signora Almirante (non propriamente una bolscevica) che poteva dire la sua quando e come voleva. Ma quando a Verona c'è un sindaco che non si fa scrupolo di sfilare in corteo con la destra estrema (è opportuno che un sindaco- che dovrebbe rappresentare tutta la città- prenda parte ad un corteo del genere?), quando il capogruppo in Consiglio del sindaco è un noto ex esponente del Veneto Front Skinhead, nonchè ex membro della band nazi-rock dei Gesta Bellica, quando a Verona gli attacchi nazisti di gruppi tutt'altro che isolati e marginali, si ripetono da tempo con l'ambigua silente passività delle istituzioni locali e la benevola compiacenza popolare, non è possibile non accorgersi che nella città veneta vi è una preoccupante escalation della destra estrema, che lo si voglia o no, spesso dichiaratamente xenofoba e razzista. Continuare a far passare tutto questo come gesti isolati dei soliti "quattro cretini" (quattro?) o come dei marginali fenomeni di bullisimo mi pare quantomeno miope e riduttivo. Inoltre mi chiedo: perchè se Vespa focalizza le sue trasmissioni su ciò che gli pare e piace, sulle violenze degli extracomunitari e sulle colpe della sinistra, sulle bandiere bruciate a Torino o sui centri sociali, va tutto bene, quella è libera informazione, ma se Santoro parla di Verona è immediatamente definito un comunista fazioso? Mettiamoci d'accordo. O sentiamo tutti i punti di vista, come mi sembra giusto, o decidiamo che l'unico che può fare informazione pubblica in Italia è Vespa e allora facciamo sì che in TV ci vada sempre e solo lui. Avrete così un'unico punto di vista, un'unica rappresentazione della realtà, ovviamente quella che vi fa più piacere, così sarete più contenti e vivrete meglio. Se ne siete davvero convinti...

alessandro caruso ha detto...

...innanzitutto ritengo che donna Assunta Almirante, con tutto il bene che posso volerle, non sia proprio la persona adatta ad un confronto televisivo di quel genere perchè di politica non si è mai interessata. Le sue parole sono sempre dettate dalla passione più che dalla conoscenza dei fatti. Inoltre il mio motivo di indignazione non era tanto legato al fatto che si parlava di un fenomeno, ma che non venisse trattato nel modo corretto, perchè non mi sembra molto leale fare un unico filo conduttore tra la destra estrema e filonazista e il popolo che festeggiava la vittoria di Alemanno. Altra questione: c'è una bella differenza tra una bandiera bruciata e quel barbaro omicidio. Nel primo caso si tratta di un'evidente gesto politico allarmante, degno della più becera ed incivile manifestazione, di qualunque colore essa sia. Nel secondo caso, invece, si tratta di un episodio di pura cronaca. Becero ed incivile anch'esso, ma non di natura politica. Quindi la differenza è sottile ma esiste. Solo l'informazione più faziosa può far finta di non notare queste cose. Se poi si vuole utilizzare il primo fatto buono di cronaca per gettare fango sulla destra allora se permetti mi da un po' fastidio. In ultimo, a proposito di Vespa. Vespa non fa una trasmissione faziosa e militante come Santoro. Fa una trasmissione più "istituzionale" e non dice niente di diverso da quello che direbbe un moderato. Può risultare noioso semmai, ma non di certo irritante. Santoro invece si serve della sua trasmissione per attaccare sempre le stesse persone dimenticandosi che esiste del marcio anche dalla sua parte. Io ritengo che sarebbe il caso di fare una bella trasmissione sulla peggio gioventù di sinistra facendo le opportune distinzioni tra ciò che si può salvare della sinistra giovanile e cosa si deve buttare. Ma questo potrebbe essere un po' sgradito ai suoi protettori e non credo che lo farà molto facilmente. Se lo facesse dimostrerebbe davvero di essere un uomo libero.

Anonimo ha detto...

Innanzitutto Miki (cavolo, sembra di scrivere a me stesso -,-'''), tengo a precisare che i Gesta Bellica, e il suo membro anche "capogruppo in consiglio del sindaco", non sono nazi-rock. Fanno Oi!, che è diverso.
Poi se parti col presupposto che nell'estrema destra ci siano nazisti, già sbagli in partenza. Perchè significa dare giudizi frettolosi ed assolutamente sbagliati, nonchè anancronistici.

Per il resto, concordo con Ale. Il fatto di Verona è pura cronaca, che poco o nulla ha a che fare con la politica. Se non che quei criminali si definiscono di estrema destra.
E poi sinceramente a me da pure fastidio essere associato al ragazzino che mi grida "Duce,Duce!", convinto che la destra, e il fascismo più nel particolare, siano le politiche di settant'anni fa.
Perciò mettermi nello stesso calderone, come se non ci fosse distinzione tra me e dei ragazzini così, o tra questi ragazzini e il VFS, Fiamma, Forza Nuova et similia, significa faziosità, non voler distinguere.

Da qui il motivo del nostro disgusto nei confronti di Santoro.


Don Michael