lunedì 12 maggio 2008

La cronaca

6 commenti:

Anonimo ha detto...

===RAI: TRAVAGLIO; FAZIO, LA TV NON PUÒ ESCLUDERE NESSUNO
POL S0A QBXB ===RAI: TRAVAGLIO; FAZIO, LA TV NON PUÒ ESCLUDERE NESSUNO (ANSA) - ROMA, 13 MAG - «Dopo aver fatto le dovute scuse, non vorrei che da un singolo incidente - come ne possono capitare a chi lavora con uno strumento tanto delicato com'è la parola - si traesse spunto per limitare la libertà d'espressione». Fabio Fazio, in un'intervista a La Stampa, torna sulle polemiche scatenate dalle parole di Marco Travaglio contro Renato Schifani durante il suo programma, Che tempo che fa. E dice che Travaglio lo inviterebbe di nuovo: «la tv è inclusiva e non può escludere nessuno. La cultura delle liste di proscrizione - aggiunge - è quanto di più distante ci sia da me». Esclude la teoria del complotto («è come se non si riuscisse a concepire che in Italia c'è chi lavora autonomamente») ed anzi si dice convinto che «neanche Travaglio avesse premeditato nulla». A Grillo che ha definito il suo atteggiamento da impiegato replica: «Più in generale, per quanto mi renda conto che quel che dico possa sembrare impiegatizio, credo che le vicende della vita delle persone siano spesso complicate e , ad essere assertivi non sempre si fa la cosa giusta». Ribadisce: «Noi non siamo dipendenti della politica. Semmai questo è un atteggiamento proprietario che ha la politica nei confronti dei cittadini. Lavoro per il pubblico. E per la Rai». Se non accredita l'idea del complotto, sulle reazioni politiche trasversali, dice: «Il Cda della Rai è in scadenza, dunque il momento è delicato». ANSA

Anonimo ha detto...

RAI: TRAVAGLIO; FLORES-D'ARCAIS, NON BISOGNA TACERE
POL S0A QBXB RAI: TRAVAGLIO; FLORES-D'ARCAIS, NON BISOGNA TACERE (ANSA) - ROMA, 13 MAG - «A occhio e croce perfino Anna Finocchiaro, da giovane, per via di frequentazioni comuniste, dovrebbe aver letto Antonio Gramsci. E se non lo ha letto non ha potuto fare a meno di inciampare sulla frase più famosa del leader antifascista, citata infinite volte in ogni contesto: la verità è rivoluzionaria». Lo dice Paolo Flores D'Arcais intervenendo nella polemica sulle affermazioni di Marco Travaglio contro Renato Schifani a Che tempo che fa. «Ora, quello che colpisce nel 'caso Travagliò, o almeno dovrebbe se nel nostro sciagurato belpaese fossero ancora attivi anticorpi di elementare democraticità - aggiunge -, è che nessuno fin qui ha messo in discussione la realtà delle 'modeste verità di fattò puntualmente ricordate da Marco Travaglio. L'alluvione di attacchi, vaderetro e altre contumelie utilizza ogni arma della più vieta retorica, ma il servo vituperio tace fragorosamente sull'unica questione che conti: lo statuto verità/falsità di quanto Travaglio, da modesto cronista quale si presenta e rivendica, ha puntualmente riferito». «Aspettiamo perciò - conclude - che qualche voce non isolata e se possibile autorevole, dia voce ai principi elementari della democrazia. È vero che il coraggio, chi non l'ha, non se lo può dare, ma è ancora più vero che chi tace, di fronte a casi tanto gravi, incoraggia future censure e getta la sua pietra, o foss'anche il suo sassolino, nel linciaggio contro le libertà liberali».(ANSA).

alessandro caruso ha detto...

firmatevi per favore. grazie

Anonimo ha detto...

In questo blog si lascia la possibilità di non firmarsi.

ANONIMO

Anonimo ha detto...

alla domanda di Fazio su Montanelli la rispondo io
A Travaglio il grande Indro lo pigliava a schiaffi e poi lo sputava in faccia

Luca Prima Porta

Anonimo ha detto...

ho smesso 15 anni fa quando c'era moggi

l'ultima cazzata di travaglio

Luca Prima Porta